Perché cambiare solo l'IMEI non basta a nascondere l'identità del dispositivo. Altri dati e caratteristiche possono rivelarlo facilmente.

L'International Mobile Equipment Identity (IMEI) è un numero di serie univoco che ogni dispositivo mobile possiede ed è utilizzato dalle reti mobili per identificare il tuo dispositivo. Potresti aver sentito dire che cambiare l'IMEI può aiutare ad anonimizzare il tuo dispositivo, ma non è del tutto vero—e potrebbe addirittura causare più problemi di quanti ne risolva.
Cos'è l'IMEI e perché cambiarlo non è sufficiente?
L'IMEI è solo uno dei tanti identificatori hardware a cui le reti mobili hanno accesso. Se cambi solo l'IMEI, stai semplicemente mascherando uno degli identificatori più comunemente usati del tuo dispositivo. Tuttavia, le reti mobili possono ancora riconoscere il tuo dispositivo attraverso molti altri identificatori.
Le reti usano più dell'IMEI per raccogliere informazioni sul tuo dispositivo. Questi dettagli possono includere le capacità del dispositivo, le configurazioni software e particolari caratteristiche tecniche specifiche. Se il tuo IMEI falso non corrisponde alle altre caratteristiche identificabili del dispositivo, questo può destare sospetti e attirare attenzioni indesiderate.
Gli operatori mobili possono facilmente rilevare dispositivi con un IMEI manipolato perché possono notare quando l'IMEI cambia mentre gli altri identificatori del dispositivo rimangono gli stessi. Questo potrebbe anche far scattare allarmi e renderti più visibile.
Randomizzazione dell'IMEI – Non è una buona soluzione
Potrebbe sembrare allettante cambiare casualmente e frequentemente l'IMEI del tuo dispositivo per proteggere la tua privacy. Tuttavia, in realtà, questa pratica potrebbe ritorcersi contro. Un dispositivo che cambia costantemente il suo IMEI è insolito e potrebbe attirare sospetti. Invece di proteggerti dal tracciamento, potrebbe farti notare di più.
Invece di concentrarti sull'IMEI, ci sono modi migliori per migliorare la tua privacy—specialmente con le moderne tecnologie Wi-Fi e la randomizzazione del MAC. Dispositivi come Google Pixel e iPhone hanno fatto grandi progressi negli ultimi anni. Questi dispositivi generano un indirizzo MAC casuale per ogni connessione Wi-Fi, rendendo molto più difficile tracciare il tuo dispositivo tramite Wi-Fi.
Tuttavia, ci sono dei limiti. L'indirizzo MAC rimane lo stesso mentre sei connesso a una rete e cambia solo quando la connessione viene resettata. Per esempio, quando si usa un hotspot Wi-Fi o un punto di accesso (AP), l'indirizzo MAC rimane costante durante l'uso. Un hotspot ha sempre una qualche forma di identificazione persistente.
Bluetooth LE offre una privacy migliore rispetto al Wi-Fi
Curiosamente, il Bluetooth Low Energy (BLE) ora offre funzionalità di privacy migliori rispetto al Wi-Fi. Il BLE utilizza la rotazione del MAC, che impedisce a un dispositivo di essere tracciato per lunghi periodi. Questa funzione manca nei protocolli Wi-Fi, il che significa che un hotspot o punto di accesso Wi-Fi non offre lo stesso livello di anonimato del Bluetooth.
Il modo giusto per migliorare la tua privacy
Se vuoi davvero massimizzare la tua privacy su una rete mobile, cambiare semplicemente l'IMEI o l'indirizzo MAC non basta. L'approccio migliore è usare un dispositivo nuovo e una nuova SIM card. Un dispositivo che esegue un sistema operativo focalizzato sulla privacy come GrapheneOS è un'ottima scelta. GrapheneOS non solo implementa la randomizzazione del MAC per le connessioni Wi-Fi, ma aggiunge anche protezioni aggiuntive tramite parametri DHCP casuali.
Per rimanere il più anonimo possibile, è consigliabile evitare le reti mobili e affidarsi maggiormente alle connessioni Wi-Fi, con la modalità aereo attivata. In questo modo, il tuo indirizzo MAC rimane randomizzato e eviti di essere tracciato tramite gli identificatori della rete mobile.
Conclusione
Cambiare l'IMEI non è un modo affidabile per anonimizzare il tuo dispositivo. Anzi, potrebbe destare sospetti e attirare attenzioni indesiderate. Chi cerca una vera privacy sulle reti mobili dovrebbe affidarsi a tecnologie moderne per la privacy come la randomizzazione